Il recupero del PIL italiano è posticipato, una vera ripresa si potrebbe avere solo da metà 2021 se la vaccinazione abbatterà l’emergenza sanitaria e farà ripartire i consumi.
Più ampia a inizio 2021 la forbice in Italia tra servizi ancora in crisi e industria che regge, con andamenti divergenti anche nelle corrispondenti dinamiche dei prezzi al consumo.
Per l’export italiano lo scenario è un po’ migliorato, sulla scia di scambi mondiali in lenta espansione, mentre le principali economie dell’Eurozona hanno chiuso il 2020 meno peggio del previsto.
I tassi sovrani a gennaio restano moderati per l’Italia, poco sopra i minimi, nonostante la nuova instabilità politica e solo grazie ai massicci acquisti di titoli effettuati dalla BCE.
Nel 2020 in Italia l’impatto della crisi sanitaria è stato molto vario tra settori e tipologie di imprese, molte delle quali hanno accumulato più debito ma non hanno potuto usarlo per nuovi investimenti.
Leggi la nota sul sito Confindustria: http://bit.ly/CFgen21
L’annuale indagine Confindustria sulle condizioni dell’occupazione nelle imprese associate, andata sul campo nei primi mesi del 2020, fornisce dettagliate informazioni, riferite al 2019, su struttura dell’occupazione e gravità delle assenze nelle imprese associate.
La documentazione completa FONTE: CONFINDUSTRIA https://bit.ly/37FsMAd
L’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale continua a scendere e registra, nel 2020, secondo le stime preliminari, un calo di oltre 40 punti rispetto all’anno precedente, il più basso registrato a partire dal 2007. Gli effetti recessivi della pandemia sul PIL nel 2020 si prevede che siano appena meno pronunciati nel Sud (-9% l’andamento del Pil) rispetto al Centro-Nord (-9,8%), ma comunque consistenti; per il 2021 e 2022 la ripresa del Mezzogiorno si prospetta invece sensibilmente più debole (rispettivamente +1,2% e +1,4%) rispetto al Centro-Nord (+4,5% e +5,3%). Alcune variabili evidenziano però anche una capacità di “resilienza” dell’economia meridionale, sulla quale puntare la ripresa, accelerando l’impiego delle risorse UE già disponibili e di quelle programmate già dall’anno prossimo.
È questa la sintesi che emerge dal Check-up Mezzogiorno sulla congiuntura del 2020 elaborato da Confindustria e SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo).
La pandemia continua a produrre effetti preoccupanti sul sistema socioeconomico del Mezzogiorno, ma alcuni dati congiunturali sul 2020 offrono l’opportunità di capire meglio cosa è accaduto e cosa serve nell’immediato e in prospettiva per limitare i danni e rilanciare lo sviluppo.
Tutti gli indicatori che compongono l’Indice Sintetico dell’Economia Meridionale registrano una contrazione significativa (PIL, investimenti, export e occupazione), salvo le imprese attive, in moderata crescita netta.
Pesa sul PIL soprattutto il calo dell’export del Mezzogiorno, che nei primi nove mesi del 2020 registra una diminuzione complessiva su base annua (-15,6%), contro il -12,2 del nel Centro-Nord; più marcata nel settore manifatturiero (-14% contro -10,8%); calano soprattutto i settori coke e prodotti petroliferi raffinati (quasi il 40% del Sud, contro il -35,4% del Centro-Nord), tessile e abbigliamento (-31,3% e -20,7%), mentre si registra una crescita dei prodotti alimentari, quasi tutta concentrata al Sud (+7,2%).
Ma c’è la possibilità concreta e immediata di intervenire ancora sull’emergenza sanitaria, sui suoi impatti indotti dalla nuova fase pandemica e sul sostegno alla transizione delle imprese per una nuova politica di sviluppo del Mezzogiorno.
FONTE e documentazione completa: CONFINDUSTRIA https://bit.ly/3nEatRx
Pubblicata Congiuntura Flash Dicembre 2020 – FONTE: https://bit.ly/37wpSgM
La pandemia fa chiudere male il 2020 per l’economia e zavorra così il 2021, il profilo “a V” del PIL nel biennio sarà meno profondo.
I servizi sono di nuovo in rosso, mentre finora regge a fatica l’industria, dove il settore automotiveaffronta insieme shock sanitario e salto tecnologico.
I consumi tornano in calo, si riduce l’occupazione, il debito eccessivo delle imprese frena gli investimenti, l’export italiano vira al ribasso mentre gli scambi mondiali reggono.
L’Eurozona è in recessione, nonostante i tassi favorevoli, mentre incombe il rischio di una Brexit disordinata, il dollaro è sempre più debole e il petrolio più caro.
Le misure di contenimento del Covid-19 riportano in territorio negativo la dinamica della produzione industriale in novembre (-2,3%) e nel 4° trimestre
La produzione industriale italiana, dopo il recupero rilevato in ottobre (+1,2%), torna a diminuire in novembre (-2,3%), a causa della contrazione della domanda conseguente alle misure di contenimento introdotte in Italia e nei principali partner commerciali. Le prospettive per il quarto trimestre sono negative, come mostra l’andamento della fiducia tra gli imprenditori manifatturieri e tra le famiglie, in netto peggioramento specialmente nelle componenti relative alla situazione corrente e alle attese sul contesto economico nei prossimi mesi.
Qui la nota completa, fonte Confindustria.
Sabato 28 novembre alle ore 10.00, si terrà la presentazione del Rapporto “Scenari industriali” del Centro Studi Confindustria dal titolo "Innovazione e resilienza: i percorsi dell'industria italiana nel mondo che cambia”.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su www.confindustria.it. Non è necessaria alcuna iscrizione per seguire l’evento.
Presenta il Rapporto il Direttore del Centro Studi Confindustria, Stefano Manzocchi, che ne discute con Gian Maria Gros-Pietro (Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo) e Fabiano Schivardi (Professore di Economia Università Luiss Guido Carli).
A seguire interviene il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e conclude il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi.
In allegato il programma, con maggiori informazioni.
Qui il link al sito FONTE CONFINDUSTRIA:
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/appuntamenti-csc/dettaglio/presentazione-scenari-industriali-Italia-2020
Pubblichiamo l'ultimo comunicato sulla produzione industriale italiana rilevata dal CSC, che registra un forte rimbalzo nel terzo trimestre (+26,4%), con un recupero che è proseguito in agosto (+1,5%) e settembre (+0,5%). Il peggioramento della crisi sanitaria (soprattutto all’estero) accentua, però, i rischi al ribasso sul proseguimento della ripresa nei prossimi mesi.
Presentazione del Rapporto CSC "Un cambio di paradigma per l’economia italiana: gli scenari di politica economica”, in programma sabato 10 ottobre 2020.
Presenta il Rapporto il Direttore del Centro Studi Confindustria, Stefano Manzocchi, che ne discute con Lucrezia Reichlin, Professor of Economics - London Business School, e Daniel Gros, Direttore del Centre for European Policy Studies (CEPS).
A seguire interviene il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri e conclude il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi.
In allegato il programma, con maggiori informazioni.
La partecipazione in presenza al seminario è gratuita, ma è necessario iscriversi qui
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/appuntamenti-csc/dettaglio/presentazione-rapporto-previsione-economia-Italia-scenari-politica-economica-2020
L’evento sarà trasmesso anche in streaming sul sito di Confindustria.
L’ 8 luglio 2020, Confindustria ha avviato una quarta indagine sugli effetti della pandemia da Covid-19 per le imprese italiane.
I risultati vengono presentati in modo comparato con quelli raccolti a maggio (terza edizione dell’indagine) subito dopo la riapertura di molte aziende.
Qui di seguito una sintesi delle principali statistiche:
Il file integrale con i risultati dell'indagine qui: https://www.confindustria.it/notizie/dettaglio-notizie/Indagine-sugli-effetti-del-Covid-19-per-le-imprese-italiane-quarta-edizione
In Italia, nonostante il rimbalzo, la risalita è incompleta e l’attività ancora compressa: la domanda interna è fredda, l’export in parziale risalita, il mercato del lavoro debole.
L’Eurozona è in recupero, gli spread sovrani in calo anche grazie alla nascita del Recovery Fund.
Molti mercati esteri sono ancora frenati dalla pandemia, il commercio mondiale resta difficile, con luci e ombre negli USA e la Cina in debole ripartenza.
La nota completa, fonte Confindustria:
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/congiuntura-e-previsioni/tutti/dettaglio/congiuntura-flash-luglio-2020
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